Per ricevere il beneficio relativo al 2022 è necessario inserire l’Iban nel registro unico nazionale del Terzo settore e le Onlus transitate in corso d’anno mantengono l’iscrizione per il 2023

Con riferimento all’erogazione del beneficio del 5 per mille 2022, il Ministero comunica che, su un totale di circa 40.000 enti beneficiari, più di 16.000 non hanno provveduto a inserire le proprie coordinate bancarie nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts). Questa omissione impedisce all’amministrazione di procedere con il pagamento delle somme a loro destinate.

Le organizzazioni alle quali è stato già versato il contributo sono consultabili attraverso due elenchi pubblicati dal Ministero: il primo, pubblicato il 19 dicembre 2023, e il secondo, pubblicato il 16 gennaio 2024.

Il Ministero invita pertanto tutti gli enti beneficiari del 5 per mille 2022, che non figurano in tali elenchi, a procedere quanto prima all’accesso alla piattaforma del Registro Unico. Lì, dovranno selezionare la pratica “Cinque per mille”, inserire il codice IBAN nel campo dedicato, firmare digitalmente la distinta e procedere con l’invio.
Questo passo è essenziale anche nel caso in cui l’IBAN non sia cambiato rispetto al passato.
Si sottolinea che completare questa procedura è fondamentale e necessario per garantire che l’ente possa ricevere, nei prossimi mesi, le somme relative al 5 per mille 2022 sul proprio conto corrente.

Le Onlus transitate nel Runts in corso d’anno mantengono l’iscrizione al 5 per mille

A causa delle norme che disciplinano la compilazione degli elenchi degli enti ammessi ed esclusi dal beneficio, nonché dell’iscrizione in corso d’anno al Runts, le Onlus, iscritte alla relativa Anagrafe unica e accreditate al 5 per mille, potrebbero risultare escluse dall’elenco dei beneficiari per l’anno 2023, pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tuttavia, potrebbero essere comunque ammesse al beneficio in quanto incluse nell’elenco delle Onlus ammesse al 5 per mille 2023, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Si invita, pertanto, le organizzazioni che si trovano in questa situazione a verificare la propria ammissione al 5 per mille 2023, consultando anche quest’ultimo elenco. È altresì consigliato verificare sulla piattaforma Runts se l’ente risulta destinatario o meno del 5 per mille: nel caso in cui risulti negativo, è necessario procedere con la pratica sulla piattaforma, seguendo le modalità descritte in precedenza, compreso l’inserimento dell’IBAN.

Il Ministero sottolinea, infine, che tali organizzazioni saranno comunque iscritte automaticamente nell’elenco permanente degli enti accreditati per il 2024, il quale sarà pubblicato dallo stesso Ministero entro il 31 marzo prossimo.

 

Fonte: Cantiere Terzo Settore