Nel corso dell’assemblea dei soci del Centro Europeo del Volontariato del 7 e 8 marzo 2022 è stata approvata questa nota congiunta di ringraziamento ai volontari e di appello per la pace in Ucraina.

CEV esprime solidarietà a tutti coloro che soffrono per la guerra in Ucraina e per qualsiasi altro conflitto armato nel mondo, ai volontari e a tutti coloro che agiscono per opporsi alla violenza e offrire sostegno e rifugio.

Onoriamo tutti i volontari in prima linea nel sostegno umanitario all’interno e all’esterno dell’Ucraina che stanno mostrando umana compassione e amore a coloro che soffrono.

Voi rappresentate il meglio dello spirito di volontariato e di solidarietà.

Il nostro profondo impegno per la democrazia e la libertà ci impone di affermare la nostra convinzione che il volontariato richiede una società democratica e un’Europa pienamente democratica ovunque.

I valori fondamentali del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea sono la pace, i diritti umani, la democrazia, lo stato di diritto e il benessere delle persone e come tali rappresentano le nostre luci guida nell’impegno del volontariato.

Chiediamo alla comunità internazionale di garantire il sostegno alle organizzazioni e ai volontari nelle prime linee di risposta umanitaria e nel sostegno continuo e a lungo termine che sarà necessario.

Chiediamo maggiori sforzi per trovare soluzioni per una pace duratura che protegga le vite e garantisca dignità e rispetto dei diritti umani per tutte le persone colpite. L’indifferenza non è mai un’opzione.

CEV nota che:

1. I volontari di tutte le età e di tutte le estrazioni stanno giocando un ruolo cruciale nell’alleviare questa sofferenza in Ucraina, così come negli stati vicini e in altri paesi europei che offrono rifugio agli sfollati. I volontari in tutto il mondo stanno lottando per la pace, opponendosi alla violenza e alla violazione dei diritti umani, combattendo l’oppressione.

2. I volontari sono attivi nel fornire le necessità di base ai cittadini ucraini sfollati e/o feriti dalla violenza, sostenendo le persone in Ucraina con i loro bisogni pratici, medici e psicologici. I volontari donano il loro tempo, abilità e altre risorse senza aspettarsi un guadagno personale.

3. Nei luoghi in cui la collaborazione intersettoriale era già stabilita, e l’infrastruttura di volontariato e organizzazioni che coinvolgono i volontari sono adeguatamente sostenute nei loro ruoli dalle autorità pubbliche, la capacità di soddisfare i bisogni dei rifugiati è stata più agile e completa.

4. Le organizzazioni della società civile stanno operando alla massima capacità per soddisfare i bisogni e non sono in grado di coinvolgere tutte le persone che sono disposte a fare volontariato in questo momento.

5. La flessibilità che molte associazioni sono state in grado di esercitare nell’adattare le loro attività regolari per soddisfare esigenze emergenti testimonia l’impegno, il senso di solidarietà e la competenza “professionale” di tutti coloro i quali sono coinvolti.

6. Le iniziative informali condotte da volontari al di fuori delle strutture stabilite svolgono un ruolo importante e complementare.

7. Il monitoraggio della situazione in Ucraina e nei paesi limitrofi è di fondamentale importanza affinché CEV e altre parti interessate siano in grado di intraprendere in futuro azioni appropriate per sostenere il popolo ucraino.

CEV chiede e spera:

1. in più volontariato ispirato e alimentato dai valori fondamentali della pace, giustizia e solidarietà, promuovendo e proteggendo la nonviolenza, i diritti umani e la democrazia.

2. che i responsabili politici europei riconoscano l’importanza dei volontari per la protezione dei valori dell’UE e per la qualità della nostra risposta durante questa crisi e trovino modi politici pertinenti per riconoscere il ruolo che i volontari hanno svolto, stanno svolgendo e svolgeranno per rendere la nostra società più umana, resiliente e sostenibile.

3. che le autorità pubbliche a tutti i livelli in tutta Europa guardino ai buoni esempi di altri per quanto riguarda il sostegno ai volontari e al volontariato, e prendano il Blueprint for European Volunteering 2030 come guida principale su come sostenere i volontari e il volontariato in futuro.

4. che sia riconosciuto che la protezione della sicurezza, della salute e del benessere dei volontari è importante perché i volontari saranno altrettanto necessari anche quando la crisi immediata sarà passata.

5. che l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa facciano uno sforzo maggiore per sostenere tutto il volontariato e permettano alle organizzazioni della società civile di sfruttare l’immensa manifestazione di volontà di agire in modo solidale attraverso il volontariato che questa crisi ha evidenziato ancora una volta.

6. che le istituzioni dell’Unione europea, gli Stati membri e il Consiglio d’Europa e i suoi membri, non sfruttino il volontariato o lo strumentalizzino, e i governi non diano indicazioni sbagliate per il volontariato, né precludano iniziative alle organizzazioni che sono i veri esperti del settore.

7. che le istituzioni dell’Unione Europea, gli Stati membri e il Consiglio d’Europa e i suoi membri, aiutino a mantenere il volontariato etico e basato sui valori mantenendo una chiara distinzione tra volontariato e lavoro retribuito.

8. che i volontari siano anche sostenuti nell’impegno con le comunità locali che ospitano rifugiati dall’Ucraina per assicurare che l’inclusione e i bisogni sociali siano affrontati così come i bisogni primari immediati.