È partito il percorso del CSV di Padova e Rovigo “Equilibri in movimento: pensieri e azioni liberi dagli stereotipi di genere”, per co-costruire una società più aperta, inclusiva, tollerante e accogliente, anche nei confronti delle differenze – e conseguenti appartenenze – sociali, comportamentali e culturali. Dopo la visita di un gruppo di consiglieri del CSV, dipendenti e collaboratori del CSV al Centro Antiviolenza (CAV) di Padova, gestito dall’associazione Centro Veneto Progetti Donna, dove è stato possibile raccogliere una serie di informazioni sull’operatività del CAV nonché sulla necessità di servizi così strutturati, in una società ancora imperniata di stereotipi e – purtroppo – di violenza di genere, lunedì mattina si è svolto il primo di quattro incontri di auto-formazione sul tema, sempre a cura delle operatrici del Centro.
La presidente Mariangela Zanni e Camilla Filino hanno tenuto a una quindicina di partecipanti la prima lezione di due ore sugli stereotipi di genere, partendo dall’analisi di alcune pubblicità imperniate proprio attorno a certi modelli, o costruite appositamente per veicolarli e reiterarli. La riflessione si è poi spostata sull’analisi del condizionamento, che ciascunə di noi subisce in vari contesti della propria vita (famiglia, socializzazione, scuola, giochi e sport), un passaggio che ha acceso il confronto interno al gruppo, sempre costruttivo e stimolante. Infine, sono stati illustrati i risultati di un’indagine condotta proprio dai CAV di tutta Italia sugli stereotipi di genere, che ha lasciato più di qualcunə a bocca aperta.
I prossimi appuntamenti riguarderanno i temi della violenza alle donne, il punto di vista maschile e la comunicazione in ottica di genere. Parallelamente, partirà un percorso di coinvolgimento della cittadinanza, a partire da un gruppo di associazioni attive sul tema, per co-costruire una campagna di comunicazione e sensibilizzazione da lanciare in occasione della prossima giornata internazionale contro la violenza sulle donne.