Il 2024 si è concluso ed è tempo di bilanci anche per gli enti del Terzo settore (Ets). In attesa di una sempre più vicina autorizzazione da parte della Commissione Europea sulla nuova fiscalità del Terzo settore, le organizzazioni possono guardare al 2024 come a un anno che ha portato importanti passi in avanti nella semplificazione della propria gestione.

Nello specifico, il pacchetto approvato nell’estate del 2024 ha investito diversi ambiti, tra cui rendicontazione, bilancio, attività diverse, sponsorizzazioni, personalità giuridica e rapporti di lavoro. Tuttavia, alcune misure, come la possibilità di delega nel registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), sono ancora in attesa di un decreto attuativo per diventare operative.

Tra i provvedimenti più discussi, il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione Iva per gli enti non commerciali è stato nuovamente rinviato di un anno grazie al decreto Milleproroghe del 2024, che ha fissato la nuova data al 1° gennaio 2026. Nel frattempo, dal 1° gennaio 2024 è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per il non profit.

Le novità del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha offerto chiarimenti importanti su vari aspetti normativi. Tra gli interventi più significativi:

  • Adeguamenti per l’organo di controllo e revisore legale negli enti di grandi dimensioni, da effettuare dopo le verifiche di iscrizione al Runts;
  • Indicazioni sull’uso degli statuti standard e sull’obbligo di devoluzione del patrimonio in caso di disiscrizione dal Runts, con esclusione delle Onlus da tale obbligo;
  • Requisiti per l’accesso al Social Bonus e approvazione dei primi 7 progetti ammessi;
  • Richiamo all’importanza dell’inserimento dell’Iban nel Runts per ricevere il 5 per mille.

Regimi fiscali e interventi dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con chiarimenti su Ires, detassazione per gli enti non commerciali, tassazione delle quote associative e Iva nella co-progettazione. Dal 2024, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale hanno potuto avvalersi del regime forfettario.

In ambito immobiliare, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato chiarimenti sull’Imu per immobili utilizzati non commercialmente, mentre diverse Regioni hanno alleggerito l’Irap per gli enti non commerciali. Novità sono arrivate anche sul recupero dell’Ici per il non profit.

Rinnovi e dati del Terzo settore

Nel 2024 si sono registrati importanti rinnovi tra gli organismi di gestione del Terzo settore, tra cui l’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa, l’Organismo di controllo dei Csv e il Consiglio nazionale del Terzo settore. Il primo rapporto dell’Osservatorio del Runts, pubblicato nel 2024, ha evidenziato che gli iscritti hanno superato quota 130mila.

Sostegni, contributi e agevolazioni

Tra i sostegni principali per il 2024:

  • Fondi per energia e digitalizzazione grazie al Fondo per la Repubblica Digitale;
  • Finanziamenti per l’assistenza dei bambini oncologici e la riqualificazione energetica;
  • Incremento di 270 milioni di euro per il Servizio Civile Universale.

Sono state soppresse le agevolazioni per Onlus, Odv e Aps relative al Superbonus 110%. Inoltre, il Mase ha avviato una consultazione per estendere il “Conto Termico 3.0” al Terzo settore.

Il 2024 e la riforma dello sport

Il settore sportivo dilettantistico ha visto la pubblicazione del nuovo regolamento sul registro delle attività sportive dilettantistiche e chiarimenti su rimborsi spese e disciplina fiscale. Il decreto “Salva infrazioni” ha escluso Asd e Ssd con finalità sociali dall’obbligo delle gare previste dalla direttiva Bolkestein.

Formazione e futuro

Il 2024 è stato un anno significativo anche per la formazione, con la prima edizione del master breve “La gestione delle organizzazioni del Terzo settore”, organizzato da Cndcec, CSVnet e altri enti, per sviluppare competenze giuridiche, fiscali e contabili nel settore.

 

Fonte: Cantiere Terzo Settore