Nell’ambito della Giornata Internazionale del Volontariato che si tiene ogni anno il 5 dicembre, nella prestigiosa cornice del Teatro Comunale “Ballarin” di Lendinara, sono stati rivelati i territori che nel corso del 2025 ospiteranno le attività del percorso partecipativo di sviluppo del volontariato.
Il prossimo anno, nella provincia di Padova, Solidaria avrà come “capitali” i Comuni di Selvazzano Dentro e Rubano; nella provincia di Rovigo sarà il Comune di Adria a raccogliere il mondo del volontariato polesano.
Luca Macon, presidente CSV di Padova e Rovigo: «Siamo orgogliosi di trasportare su questi territori le attività del 2025, accogliendo su Selvazzano Dentro, Rubano e Adria le iniziative di tutto il mondo del volontariato di entrambe le province. Il CSV ha scelto di lavorare sempre di più nei territori al di fuori dei capoluoghi di provincia, avvicinandosi maggiormente alle comunità di tutta la provincia di Padova e di Rovigo. Solidaria, in particolare, cambia ogni anno contesto proprio per favorire un lavoro più diffuso. Osservando la realtà di Padova, si nota come ci sia un grande potenziale nel rafforzare la collaborazione tra i Comuni. Promuovendo un approccio più sinergico, si potrebbe valorizzare una visione provinciale d’insieme, capace di distribuire equamente risorse e attenzioni, creando opportunità di crescita e sviluppo per tutte le comunità del territorio. In realtà, Solidaria è utile proprio per sperimentare modalità diverse, come il coinvolgimento di due comuni vicini in un progetto condiviso, trasformandolo in un laboratorio di collaborazione intercomunale. In questo modo, si promuove una reale contaminazione tra comunità e territori, andando oltre le tematiche specifiche per favorire una co-progettazione e co-programmazione più ampia e trasversale»
Marinella Mantovani, vicepresidente CSV di Padova e Rovigo: «Da polesana, sono davvero contenta che Adria, punto di riferimento e polo di attrazione per l’intera area del Delta del Po, abbia deciso di mettersi a disposizione per il percorso 2025. Solidaria ogni anno coinvolge centinaia di persone ed è una grande soddisfazione vedere così tanto interesse per il mondo dell’associazionismo. Ogni anno, il CSV pubblica un bando rivolto ai Comuni delle due province interessati ad accogliere questi percorsi di sviluppo. Già da domani cominceremo a lavorare a stretto contatto con scuole, Pubblica Amministrazione, imprese di ogni dimensione e, naturalmente, associazioni locali. A questi attori del territorio, come visto in questi ultimi 12 mesi a Lendinara e Piazzola sul Brenta, si aggiungeranno anche altri soggetti che vogliono dare il proprio contributo al cambiamento e allo sviluppo del territorio».
Claudio Piron, sindaco di Selvazzano Dentro (PD): «A Selvazzano una delle scelte prioritarie che abbiamo fatto come amministrazione è un patto educativo di comunità messo in atto con tutti i soggetti educativi: scuole, associazioni, cooperazione sociale, associazioni di categoria. Abbiamo una ricchezza grande di associazioni di volontariato – circa 190 iscritte all’albo comunale – e anche questo è un motivo che ci ha spinto perché è ricchezza da una parte ma è anche necessità di aggiornare il nostro modo di fare associazione, di fare volontariato. Tutti denunciano la fatica nel ricambio generazionale, tanti confermano che ci sono sempre meno bambini: in futuro ce li ruberemo tra associazioni o forse dobbiamo ragionare in rete? Il bando Solidaria ci ha aiutato a capire che non è una questione solo nostra, ma che riguarda i cambiamenti epocali in atto e dobbiamo decidere se subirli o provare a governarli insieme. A Selvazzano dobbiamo uscire dall’isolamento che si era data negli ultimi 15 anni perché siamo contigui a Padova città, ai Colli Euganei diventati Unesco, alle città termali, a Rubano che col tram si svilupperà mentre noi rischiamo di restare solo zona di transito. Bellissima ma di passaggio. Abbiamo anche un problema di Identità: come diventare attrattivi? C’è poi un tema fondamentale da capire con le associazioni: cosa comporta il cambio radicale degli Ambiti territoriali sociali per cui di fatto scompaiono i servizi sociali e ci sarà una nuova azienda sociale che riguarda 110mila abitanti di 11 Comuni. Questo comporta dover ragionare per tempo su come collaborare per dare risposte coordinate. Abbiamo bisogno di un grande laboratorio perché rischiamo di fare quello che abbiamo sempre fatto invece la condivisione e l’integrazione delle scelte e delle risposte diventa fondamentale. In Solidaria è bene essere insieme a Rubano perché c’è già una collaborazione tra associazioni, ma il percorso di un anno ci consentirà di strutturare azioni che possono durare nel tempo e diventare stabili».
Chiara Buson, sindaca di Rubano (PD): «Abbiamo qualche idea per caratterizzare quest’anno di Solidaria, ma vogliamo lasciare aperta la porta alla collaborazione con Selvazzano per non rimanere dentro i confini amministrativi. Sono alcuni anni che lavoriamo per valorizzare il nostro tessuto associativo e all’Albo comunale sono iscritte circa 80 associazioni molte con le quali collaboriamo. Nella passata amministrazione abbiamo attivato uno sportello dove l’Associazione di coordinamento del volontariato di Rubano supporta l’azione di tutte le associazioni e lo strumento principe è il portale associazioniconnesse.it. Rubano è già “territorio solidaria” ma avevamo bisogno di un sigillo, che fosse riconosciuto come territorio solidale ed inclusivo e non solo da noi cittadini di Rubano. Noi ogni investiamo anno 120mila euro nell’attività delle associazioni perché tutto il calendario delle attività è organizzato in collaborazione con loro. Abbiamo bisogno di far riconoscere alle persone che hanno del tempo e delle competenze da condividere, e il 19 dicembre ai neo maggiorenni oltre alla Costituzione consegneremo il kit del diciottenne che spiega cosa puoi fare a Rubano adesso: puoi votare e fare la patente ma anche entrare nella protezione civile, diventare donatore di sangue, aiutare in canile, e tanto altro. Per questo Solidaria è importante: ci consente di ampliare il bacino di persone da coinvolgere anche perché l’ente pubblico ha bisogno delle associazioni, è un circolo virtuoso. Vorrei che Solidaria, come una levatrice, facesse nascere una presa di coscienza di cittadinanza».
Federico Simoni, vicesindaco di Adria (RO): «Siamo orgogliosi ed entusiasti di essere stati selezionati come Territorio Solidaria 2025. Ci impegneremo per fare in modo che questa opportunità diventi occasione di crescita per la nostra generosa comunità e di diffusione dei concetti e delle pratiche di cittadinanza attiva, con un’attenzione particolare per le giovani generazioni. Se da soli si corre veloci, insieme si va più lontano!».
Da festival a laboratorio per lo sviluppo del volontariato nei territori
Solidaria si è evoluto. Dall’edizione 2023, infatti, è passato dall’essere un evento da fruire, a laboratorio in cui co-costruire e lasciare in eredità dopo un intero anno di lavoro un nuovo sguardo sul mondo della solidarietà e della cittadinanza attiva.
Crediamo nel cambiamento positivo, che è possibile solo attraverso la piena partecipazione di chi ha a cuore il futuro delle nostre comunità: cittadini, associazioni, istituzioni, imprese, scuole… e tutti quelli che vogliono mettersi in gioco per il benessere condiviso e sostenibile.